16.2.15

Sambuco

E' un arbusto o alberello che arriva a 7 m di altezza e al sentiero ci sono diversi esemplari, dalle parti dell'ingresso sud, lungo il fosso. Quello raffigurato qua sotto lo stiamo sistemando perché era completamente ricoperto di edera e vitalba. Anche il cartello verrà presto sostituito.
La pianta presenta rami con midollo molto grosso, bianco, leggerissimo e compatto. Le foglie sono opposte, imparipennate, di solito con 5 foglioline ovato-lanceolate ed appuntite, seghettate ai margini. I fiori sbocciano in primavera-estate, sono piccoli, odorosi, biancastri, a 5 lobi petaliformi, riuniti numerosissimi in infiorescenze ombrelliformi molto ampie. Essi maturano numerose piccole bacche globose nero-violacee.
Tutte le parti della pianta sono tossiche per la presenza di cianuro e vari alcaloidi. Fanno eccezione i fiori e le bacche mature (ma non i semi al loro interno). Escluse le estreme regioni settentrionali, il sambuco vive spontaneo in tutto il continente europeo, dalla pianura fino a 1500 m di altitudine. Ha grande adattabilità sia al terreno che alle condizioni climatiche e anzi si comporta spesso da infestante (si diffonde soprattutto ad opera degli uccelli che sono ghiotti delle sue bacche).
È una specie molto diffusa in Italia soprattutto negli ambienti ruderali (lungo le linee ferroviarie, parchi, ecc.), boschi umidi e rive di corsi d'acqua.
Dal legno del tronco si ricava un legno duro e compatto, utilizzato come combustibile e per lavori al tornio; il legno dei giovani rami al contrario è tenero e fragile e non trova applicazioni pratiche.


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