Qualche settimana fa il professor Goffredo Miliacca ha effettuato una visita al sentiero, per poterne valutare l'inserimento all'interno di una App che sarà dedicata al territorio amerino. Lo ringrazio per la sua valutazione molto positiva, e per la descrizione che ne ha fatto, che riporto qui di seguito.
"Ha due punti di ingresso chiamati rispettivamente nord e sud. L'andamento altimetrico lo si è tracciato considerando di entrare dall'ingresso nord che parte dalla strada provinciale 86 che va da Porchiano ad Attigliano. C'è una grande tabella che ne indica l'inizio per chi sta scendendo a sinistra e anche posto per parcheggiare. Per l'ingresso sud si arriva da Giove e si parcheggia in corrispondenza di una palizzata in legno che protegge l'anello dal possibile traffico motorizzato. Entrati in quell'anello di stradine si è accolti da una segnaletica puntuale e visibilissima cui si aggiunge una descrizione attenta e appropriata delle specie arboree e vegetali presenti nel posto. La suggestione dell'ambiente è notevole perché si tratta di terra, una volta coltivata, che è ritornata al suo stato di natura selvaggia con vegetazione impenetrabile agli uomini ma vissuta da specie animali che vi vivono protette. E' possibile vedere qualche esemplare di fauna selvatica (tasso, istrice, cinghiale) scappare alla vista dei visitatori perché sorpreso in un luogo che è per esso un habitat ideale. L'altra meraviglia, abbastanza rara nelle nostre zone, è il mormorio di un ruscelletto che è fonte di vita per la vegetazione in genere, ma anche per i secolari alberi e per la fauna che vi ha residenza. Completa il quadro idilliaco un tratto di sentiero pianeggiante lungo il quale una serie di panche artigianali poste dietro un parziale riparo di vegetazione, consentono la comoda osservazione di una radura nella quale la fauna del luogo a volte si mostra e, di notte le lucciole stendono un magico tappeto lucente."
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